Songs for a disaster

In tempi di Pandemia, non si può ascoltare musica a caso.

Benissimo i consigli dotti, Mozart, Beethoven, Verdi e Puccini, le melodie rilassanti, i grandi capolavori della classica, del jazz, del rock. Go on.

La mia playlist si nutre delle viscere che saggiamente ci sostengono nei momenti più duri. Ascoltate le vostre interiora, fegato, reni, intestini. Se vi state cagando addosso, è normale!

Le canzoni che vado ad elencare non seguono un ordine di preferenza, non è una super classifica show. Ogni traccia disegna un mondo e segue liberamente un sentiero, percorriamolo insieme.

Depeche Mode, Suffer well

I just hang on/ Suffer well /Sometimes it’s hard / It’s hard to tell

Queste parole sono un mantra, che ci sostiene nei momenti peggiori. Mente chi non si è sentito almeno per un momento incazzato, triste, depresso, spaventato.

Outfit richiesto: pantaloni di pelle nera, occhiali da sole aggressivi, petto nudo per i maschi, canotta a coste per le ragazze.

The Libertines, The good old days

Because there were no good old days/ These are the good old days

Siamo tutti tentati di andare indietro con la mente, anche solo di qualche giorno, e pensare a quanto si stava bene senza virus, senza quarantena, senza mascherine e decreti legge di emergenza. Eppure dobbiamo stare vigili, lottare qui e ora.

Outfit richiesto: maglietta bianco grigia e pantaloni cargo per i maschi, vestitino a fiori e galosce per le donne.

Porno for Pyros, Pets

My friend says we’re like the dinosaurs/ Only we are doing ourselves in/ Much faster than they

Lasciamoci andare, abbandoniamoci al flusso. La catastrofe è vicina, anzi no, ci siamo dentro. Non possiamo continuare a resistere o ci travolgerà. Siamo tutti colpevoli, abbiamo sbagliato. Pensavamo che fosse giusto, naturale, ineluttabile, vivere così. E’ l’occasione per ricrederci, non buttiamola via.

Outfit: lettiera per gatti e guinzaglio

Garbage, I think I’m Paranoid

I think I’m paranoid / And complicated/ I think I’m paranoid / Manipulated

Credete che ci sia qualcuno immune dalla paura? Non c’è, state sereni. Paura dell’abbandono? Paura dei serpenti? Paura di volare? Paura del buio? Cose superabili, grazie alla maxi paura che ci forgia, in questi tempi infetti. Urliamolo ai quattro venti: sono debole, sono fortissimo.

Outfit: anfibi neri unisex.

Beck, Everybody’s Got to Learn Sometime

Change your heart, look around you/ Change your heart, it will astound you

Momento rilassante, ma anche importante. Cosa ci può traghettare oltre questo mare in tempesta? La comprensione e l’amore. Capire che siamo tutti nello stesso cerchio, amare i nostri cari con tutte le nostre forze, abbracciarli se sono vicini e anche se sono distanti. Aprire il cuore.

Outfit: capelli rosa per lei, berretta di lana per lui.

Gloria Gaynor, I will survive

I’ve got all my life to live/ And I’ve got all my love to give and I’ll survive/ I will survive, hey, hey

Nella mia personale classifica non poteva mancare il migliore inno alla resistenza di tutti i tempi, quello che ognuno di noi ha cantato almeno una volta nella vita dopo una delusione o un respingimento. Vi ho linkato per l’occasione la versione pandemica del pezzo, con la Gloria che si lava le mani in mondovisione.

Outfit: saponette e salvietta di ordinanza.

Twenty One Pilots, Stressed Out

Wish we could turn back time, to the good old days/ When our momma sang us to sleep but now we’re stressed out

Vorremmo tornare nell’utero, come quella canzone dei Nirvana. Vorremmo essere piccoli, che la mamma posasse la sua tenera mano sulla nostra fronte. Abbandoniamoci pure a questo pensiero se ci consola, magari cavalcando il triciclo dell’ansia, pedalando forte. Poi andiamo a preparare la cena,

Outfit: calze antiscivolo con i cuoricini per le femmine, le macchinine per i maschi.

Mogwai, Take Me Somewhere Nice

What would you do/ If you saw spaceships/ Over Glasgow?/ Would you fear them?

Cosa faremmo se i nostri peggiori incubi si avverassero? Mostri in giardino, una polvere tossica che ricopre tutto, il virus invisibile, l’estinzione. La scomparsa dei gatti. Forse non avremmo paura, forse sarebbe normale, come sta diventando normale tutto questo.

Oufit: cappuccino per lui, caffè ristretto senza zucchero per lei.

Pink Floyd, Fearless

And as you rise above the fear-lines in his brow/ You look down hear the sound of the faces in the crowd

Come molti di voi già sanno, ascoltare i Pink Floyd nei diversi momenti della propria vita è fonte di perenne ispirazione e rivelazione. Il suono dei volti tra la folla è un verso che ho ritrovato incrociando l’anima di sconosciuti in questi giorni. Se la paura è dentro ognuno di noi, possiamo vivere senza la paura. Questo pezzo è dedicato a tutti gli orfani del football.

Outfit: ognuno indossi la maglia della squadra del cuore.

Bee Gees, Stayin’ Alive

Feel the city breakin’ and everybody shakin’/ And we’re stayin’ alive, stayin’ alive

In chiusura, non poteva mancare la canzone che guiderà i nostri passi verso la meta, nella consapevolezza che, quando tutto sarà alle spalle, prenderemo parte a innumerevoli feste, brindisi e celebrazioni della vita, al ritmo della musica che più ci piace e con le persone care, che nel frattempo saranno cresciute senz’altro di numero.

Outfit: pantaloni a zampa e colletti giganti

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